Chi siamo
Marc Placide María Arbinet nato il 14 giugno 1954 a Digione nella regione di Borgogna in Francia. Venne consacrato Vescovo a Roma da Mons. Pierre Martin Ngô Dình Thuc ( Senza il permesso della Santa Sede) secondo il rito del Pontificale Romano di Leone XIII "Apostolicae Curae" il 25 agosto 1976, giorno della solennità di San Luigi IX Sovrano di Francia - https://meramo.net/ewExternalFiles/Fattichedannomoltodapensare.pdf - e sub condicione nel 1979 dai Vescovi Clemente Domínguez y Gómez e Manuel Alonso Corral (Successione Apostolica Romama di Thuc) nella Cattedrale di Nostra Signora Incoronata a Palmar de Troya - DA LEGGERE - Vescovi consacrati e loro successioni, posizione numero 32, Marc Arbinet (Padre Placide María) - https://it.m.wikipedia.org/wiki/Clemente_Domínguez.- Dopo essere stato novizio in diversi monasteri, Arbinet è stato ordinato sacerdote e vescovo a Roma da un vescovo cattolico romano dissidente. Sacerdote integralista, scomunicato nel 1977 dall'arcivescovado di Autun, condanna successivamente confermata da Roma. Dal 1978 è responsabile della comunità di Notre-Dame de Satonnay Regina dei Poveri. Il vescovo Ngô Đình Thuc consacrò i primi cinque vescovi palmariani dopo un'attenta valutazione, per assicurare la continuità della Chiesa Cattolica. "L'atteggiamento di Mons. Thuc non è riprovevole, ma è anche altamente lodevole ! In nessun modo può essere rimproverato per le consacrazioni di Palmar." (Dr. Kurt Hiller, "The Case Barbara", Einsicht, Aug.1982, p.26).

CERTIFICATI DELLE ORDINAZIONI

TRADUZIONE DEL LITTERAE APOSTOLICAE
Pio, Pontefice dei Pontefici XI
In virtù dei pieni poteri della Santa Sede Apostolica, istituiamo come Nostro Legato Pietro Martin Ngô-dinh Thuc, Vescovo titolare di Saigon, per gli scopi a Noi noti, con tutti i poteri corrispondenti. Dato a Roma, presso San Pietro, il quindicesimo giorno di marzo 1938, nel diciassettesimo anno del Nostro Pontificato.
(firmato)
Pio, Pontefice dei Pontefici XI
MANDATO PAPALE DI PIO XI
Con lo scoppio della guerra di Corea degli anni 50 l'arcivescovo Pierre Martin Ngô Đình Thục ricevette dal Papa Pio XI le facoltà per poter ordinare sacerdoti e vescovi in Vietnam nel caso in cui le comunicazioni non fossero state possibili con il Vaticano, per assicurare la continuità della Chiesa Cattolica Romana. La crisi politica imperversava nel sud-est asiatico. Il presidente del Vietnam Ngô Đình Diệm fu rovesciato e assassinato il 2 novembre 1963. Thục sopravvisse agli sconvolgimenti politici in Vietnam perché si trovava a Roma per partecipare al Concilio Vaticano II. In seguito per ragioni politiche all'arcivescovo Thục non fu permesso di tornare in patria e incominciò così la sua vita in esilio, inizialmente in Italia poi in Francia. Il 17 febbraio 1968 Paolo VI accettò la sua rinuncia al governo della diocesi di Sesina e lo nominò arcivescovo titolare di Bulla Regia.
SEDEPRIVAZIONISMO
Il Sedeprivazionismo sostiene che la Sede Apostolica sia da ritenersi vacante a seguito dell'approvazione della Dignitatis Humanae sulla libertà religiosa. Dal 1965 si ritiene quindi che la cattedra di San Pietro sia occupata solo materialmente dagli eletti dei conclavi. Le persone elette dai conclavi sarebbero rimaste solo in potenza papi, in quanto soggetti umani designati al papato. Tali papi solo canonicamente eletti, insegnando in veste di pastori della Chiesa dottrine già condannate come eretiche dal Magistero ecclesiastico, manifesterebbero pubblicamente di fatto di essere privi di quell'autorità di origine divina che preserva il papa dall'errore sia nel suo magistero straordinario che in quello ordinario e universale. Cristo sceglie direttamente il suo vicario in terra, garantendone il carattere di infallibilità magisteriale. Si ne desume che al momento dell'accettazione dell'elezione al papato, gli eletti dal Conclave abbiano accettato solo esteriormente ponendo in realtà interiormente un ostacolo.

Mons. Ngô Đình Thục in udienza da Papa Paolo VI nel 1968 presso la Santa Sede

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